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Si presenta come il primo “programma di accelerazione interamente italiano” per mettere a disposizione complessivamente fino a 600 mila euro da destinarsi a investimenti nei progetti imprenditoriali più meritevoli. Si chiama infatti “Open Accelerator” e intende dare linfa a nuove imprese nel settore delle scienze della vita.
Promotore del progetto è “ZCube”, l’incubatore di ricerca industriale del gruppo farmaceutico Zambon, ma vanta partner istituzionali quali le università di Bergamo, Brescia, Milano-Bicocca e Pavia. Obiettivi comuni: innovazione, valorizzazione della ricerca, trasferimento tecnologico.
“Questa iniziativa – spiega il professore Riccardo Pietrabissa dell’Università di Brescia – si iscrive nel tracciato che vede le nostre quattro università lombarde collaborare già da alcuni anni sui temi della ricerca traslazionale: la partnership con Open Accelerator e il Gruppo Zambon mette ulteriormente a fattor comune le risorse dedicate al trasferimento tecnologico delle nostre università aggiungendo un tassello importante all’ecosistema che coinvolge ricerca, università e impresa”.
Il bando per la presentazione di nuove idee di impresa è aperto fino al 30 aprile 2016 ed è finalizzato a selezionare fino a 20 progetti nelle seguenti aree:
- Drug delivery systems, cioè tecnologie innovative per la somministrazione di farmaci che abbiano le caratteristiche adeguate per il rilascio controllato e mirato all’interno dell’organismo;
- Wearables, cioè soluzioni tecnologiche e dispositivi indossabili per malattie croniche;
- Open source prototyping, cioè piattaforme tecnologiche innovative quali dispositivi diagnostici professionali e applicazioni biometriche avanzate;
- Big data, cioè analisi e sfruttamento dei dati che consentano la riduzione dei costi sanitari attraverso diagnosi più efficaci e ricerca & sviluppo per l’individuazione farmaci personalizzati.
Il percorso di accelerazione, rivolto a “startupper” provenienti da istituti universitari e di ricerca italiani, si svolgerà nel campus “OpenZone” di Bresso, in provincia di Milano: prevede nove tappe di formazione consistenti in momenti di apprendimento e di condivisione del modello di business nel settore delle “life sciences”, facendo tesoro di metodologie di business consolidate messe a punto da enti americani come la National Science Foundation (NSF) e il National Institute of Health (NIH).
Dei 20 partecipanti, alla fine, verranno selezionate dal comitato scientifico del premio le 6 migliori idee meritevoli di ricevere un investimento, che verrà erogato per un massimo di 100.000 euro a progetto. L’iniziativa si avvale anche della collaborazione dell’associazione “Italian Angels for Biotech (IAB)”.